Dal Canada all’Italia, un legame invisibile costruito con i versi del poeta lametino Pasqualino Bongiovanni, protagonista di una “notte bianca” all’insegna della poesia organizzata in collaborazione con l’Institute of Italian Studies – Lakehead University, dalla Città di Lamezia Terme, dal Sistema Bibliotecario Lametino e dall’Associazione UNA.
Nella suggestiva cornice del Chiostro di San Domenico, ieri sera è stata presentata l’edizione bilingue di “To the south of things”, con la traduzione in inglese a cura di Giuseppe Villella, e quasi contemporaneamente l’opera del “vate” nostrano veniva presentata di fronte alla prestigiosa platea dalla Lakehead University di Thunderbay (CANADA).
Dopo la presentazione dello scorso anno in Argentina, la prima raccolta di componimenti di Bongiovanni arriva in Canada, meta di tanti migranti meridionali che hanno sperimentato sulla propria pelle quella condizione esistenziale dipinta nei versi di Pasqualino: un Sud “universale”, che rappresenta la condizione esistenziale di chi è tenuto ai margini, di chi guarda il mondo dalla prospettiva dei più deboli, quel Sud che esiste “in tutte le cose”.
Dopo lo studioso José M. Carcione, che ha curato la pubblicazione in spagnolo, è toccato al prof. Giuseppe Villella tradurre nella lingua di Shakespeare le poesia di Bongiovanni “con un progetto durato molto tempo e che ha visto la pubblicazione grazie alla disponibilità dell’Istituto di Studi Italiani della Lakehead University”.
A presentare le poesie della raccolta la professoressa Aldina Mastroianni che ha evidenziato come la poesia di Bongiovanni presenti echi della poesia di grandi meridionalisti come Quasimodo, richiami alla letteratura ispanica di Borges e, in particolare, “attinge al patrimonio spirituale e tematico di Franco Costabile di cui Bongiovanni può considerarsi erede e interprete”.
Una poesia, quella di Bongiovanni, che ispira motivi di riflessione e di discussione come è stato per l’associazione culturale “Una” che – ha spiegato Anna Sciarrino – “ha ospitato Pasqualino nel corso di uno degli appuntamenti dell’annuale rassegna cinematografica in lingua originale e che da un sondaggio è emerso essere stato l’ospite di maggiore successo della rassegna di quest’anno”.
Poche parole, quelle con cui Pasqualino ha salutato via skype il pubblico lametino, ma che hanno svelato l’emozione di chi “non si aspettava di vedere tanta gente a tarda ora venuta per me”. E sicuramente rivedere gli amici, alcuni familiari, avrà dato al “nostro” poeta una spinta in più a pochi minuti dalla presentazione del libro di fronte alla platea dell’Università di Thunderbay.
A Pasqualino, gli auguri del Sindaco Speranza che ha rivolto un pensiero ai tanti Lametini residenti in Canada “che certamente vivranno uno scatto d’orgoglio di fronte a un ragazzo giovane, che si è distinto nella cultura, riprendendo i temi della poesia di Costabile”.
Salvatore D’Elia